REGGIO EMILIA – Ieri a Masone era in programma una partita di calcio Under 17 tra Reggiana e Vis Pesaro. La gara, tuttavia, non si è giocata perché per gli ospiti una delle due porte non era regolare, nonostante la società granata si sia adoperata per ovviare all’inconveniente. Nello specifico, una porta del campo di Masone non era in asse.
Quando gli interessi di gloria di pochi vanno a discapito della voglia di giocare e divertirsi dei ragazzi. Morale della favola: i marchigiani sono stati tenuti chiusi dal proprio staff nello spogliatoio per due ore e poi sono ripartiti senza giocare. Alla faccia del valore dello sport per la crescita dei giovani. “Rimango a bocca aperta – il commento di Marco Lancetti, responsabile del settore giovanile granata – soprattutto perché è stato dato un segnale negativo a tutto il movimento. Abbiamo appreso che questa cosa, della porta non in asse, era stata detta dall’allenatore dell’Ancona a quello del Vis Pesaro, motivo per cui sono venuti già predisposti per non giocare e ora, così facendo, possono vincere la partita a tavolino”.
Per la cronaca, la porta era fuori asse di 3 centimetri e i dirigenti granata si sono subito messi all’opera per sistemare il tutto. “Abbiamo messo a bolla la porta, ma non ne volevano sapere. Lo sport dev’essere tale a ogni livello, non si può pensare che degli Allievi vengano qui consci di non giocare”, ha concluso Lancetti.
Servizio Tg di Luca Montanari
Reggio Emilia calcio Allievi AC Reggiana 1919 porta non a norma