BRESCELLO (Reggio Emilia) – E’ incandescente il clima al di qua e al di là dell’Enza, e non solo per le temperature. Chi deve giornalmente attraversare la porzione di territorio che collega Brescello a Coenzo non ha vita facile. Da inizio giugno, il vecchio ponte di Coenzo è chiuso al traffico dei mezzi pesanti: i camion che superano le tre tonnellate e mezzo non possono passare, per gli altri veicoli c’è il senso unico alternato ad un massimo consentito di 30 chilometri all’ora. E andrà avanti così fino a fine novembre, per lavori di messa in sicurezza finanziati dalle due Province.
Adesso arriva la notizia dello stop all’iter che avrebbe dovuto portare, con tempistiche però ancora molto incerte, alla realizzazione del nuovo ponte di Coenzo, pensato per sorgere parallelamente al manufatto esistente. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha sospeso tutto in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia europea e che riguarda il presunto diritto di prelazione dell’Autostrada del Brennero per la concessione dell’A22. Si è formato un comitato di cittadini autonominatosi “Disagi di via Mantova”, definizione emblematica del clima, e al quale il consigliere regionale reggiano Andrea Costa ha recentemente riferito gli sviluppi. “Il problema è che se ad ottobre dovesse arrivare una piena che comportasse la chiusura del ponte di Sorbolo come spesso avviene, saremmo senza collegamenti“, dice Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo Mezzani.
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