REGGIO EMILIA – Torna, per la seconda edizione, “Conoscersi per comprendersi. La polizia tra le persone”. Il progetto ha l’obiettivo rafforzare il legame tra la Polizia di Stato e la comunità attraverso un ciclo di incontri, testimonianze e confronti pubblici con al centro i temi più attuali del vivere civile: la violenza di genere, la sicurezza stradale, la legalità, il disagio giovanile, la lotta alla mafia, la speranza oltre la perdita, l’etica e le nuove sfide tecnologiche.
In tutto, otto appuntamenti fino a maggio 2026 che viaggiano su un doppio binario: da una parte, gli incontri nel palazzo di via Dante, dall’altra quelli in itinere tra cinema e teatri di città e provincia. Il primo di questi sarà il 25 novembre alle 10 quando, in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere, in questura si terrà l’incontro che ha come titolo “Questo non è amore”, moderato dalla nostra collega Susanna Ferrari e che avrà come ospiti, tra gli altri, Alessandra Campani dell’associazione Nondasola, e Joe Libanti, psicologo dell’Ausl, con conclusioni affidate al procuratore capo di Reggio, Calogero Gaetano Paci.
La rassegna proseguirà, poi, nel 2026 con un articolato calendario di incontri. “In tutto, avremo otto eventi – spiega Carlo Marino della questura reggiana – di cui quattro improntati sulla sicurezza stradale e altrettanti su temi di stretta attualità: dalla violenza di genere, alla lotta alle mafie, all’evoluzione dell’intelligenza artificiale”.
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