Polizia al Buco Magico per spiegare agli anziani come difendersi dalle truffe. VIDEO

REGGIO EMILIA – In queste giornate ferragostane è maggiore il rischio per gli anziani, che magari restano soli a casa, di finire nel mirino di truffatori senza scrupoli. Questa mattina al centro sociale Buco Magico un incontro di sensibilizzazione al quale ha partecipato anche il questore di Reggio Giuseppe Ferrari.

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“Ho ritenuto quest’anno di voler dare un segnale soprattutto agli anziani, con la nostra presenza tra di loro, perché si sono verificati alcuni episodi in questi giorni che mi hanno portato a considerare questa iniziativa”. Così Ferrari ai nostri microfoni.

Dall’inizio del 2022 sono stati tre gli interventi delle Volanti per truffe ai danni di persone anziane, le denunce in questura sono state quattro. In entrambi i casi, nello stesso periodo dello scorso anno, il numero è stato il doppio. Il trend sembra in calo ma non facciamoci ingannare perché il fenomeno è sommerso e non sta per niente scomparendo. Proprio dal Buco Magico è partita una campagna di informazione. “Tante persone che frequentano il circolo vivono da sole – le parole del presidente del Buco Magico, Romano Ferretti – Sempre più questo vuole essere un punto di riferimento per loro”.

Nell’incontro al centro sociale le forze dell’ordine hanno cercato di sensibilizzare. Oggi i truffatori sono veri e propri professionisti, che spesso si spacciano per finti tecnici del gas o della luce o per falsi addetti di Inps o Inail, riescono a guadagnare la fiducia della vittima per poi arraffare soldi e gioielli appena ne hanno l’occasione. E’ più facile che entrino in azione in questo periodo, in cui le persone anziane che restano più frequentemente sole. Non vergognarsi e chiamare 112 o 113 è fondamentale: “Quando uno è a casa propria parte da una posizione di sicurezza – chiosa il questore – quello che si deve fare è non invertire questa situazione portandola a proprio sfavore facendo entrare persone che non debbono entrare in casa, quindi prima di far entrare in casa le persone, nel dubbio è bene telefonare ai numeri di emergenza”.

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