BORETTO (Reggio Emilia) -La siccità, aggravata dal caldo anomalo. L’emergenza regionale è stata dichiarata oggi. La priorità è quella di garantire gli usi civili ma anche le irrigazioni dei campi. Siamo andati a Boretto dove è intenso il lavoro nel principale impianto del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale.
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“Il nostro obiettivo è fare in modo di non lasciare fermo l’impianto così da fornire sempre acqua alla rete per far sì che l’utenza possa derivare”. L’utenza è formata da migliaia di coltivatori, con produzioni situate in un’area vasta oltre 220 mila ettari, che abbraccia le pianure di tre province: Reggio Emilia, Modena e Mantova. Dall’impianto idrovoro di Boretto viene alimentata una rete di 3500 chilometri di canali. Il primo dato tenuto sott’occhio è il livello del Po, il cui pelo dell’acqua è al momento a 15 metri e 15 centimetri sopra il livello del mare. “Negli ultimi giorni ha segnato un attimo di calma, ma nei giorni precedenti perdeva cinque centimetri al giorno”, dice Mauro Bigliardi, capo del settore impianti del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
Il raggiungimento di qualche centimetro sotto i 15 metri ha così segnato il minimo storico. Il precedente record, 15,12 metri, risale al 2003, quando fu però raggiunto a metà luglio. Rispetto all’epoca oggi l’estrema crisi idrica si presenta con quasi un mese d’anticipo, dunque con possibili margini di peggioramento.
La portata attuale del Grande Fiume è inferiore da 3 a 5 volte rispetto a quella normale del periodo estivo. Di almeno 35 metri cubi al secondo sarebbe l’attuale fabbisogno necessario alle colture del territorio. Nella penisola a ridosso dell’impianto si lavora con gli escavatori e ciclicamente anche con una draga posizionata su un ponteggio, per abbassare l’alveo del canale di presa. “Sono giorni continuativi di intensa attività”. “La seconda attività che stiamo mettendo in campo è l’abbassamento delle pompe sommergibili degli impianti. Funzioneranno per un metro e settanta centimetri ancora. Quindi possiamo inseguire il calo del fiume”.
L’obiettivo è di modificare almeno dieci delle 28 pompe in funzione. L’adeguamento di ognuna richiede tre giorni di lavoro. L’intervento è cominciato mercoledì scorso. “Si lavora su due turni dalle sei del mattino alle dieci di sera, con personale del Consorzio e una squadra esterna che si occupa del trasporto dei materiali che devono andare e venire dal cantiere”.
Reggio Emilia agricoltura Boretto emergenza consorzio bonifica siccità irrigazioneEmergenza siccità: cabina di regia per evitare il collasso idrico. VIDEO