REGGIO EMILIA – Una partita, una grande gioia. Il venerdì 17, a Reggio, da questa sera porta fortuna. Lunedì un abbraccio, oggi tutti seduti e un applauso meritato. Poi il boato finale. Questo è il modo in cui i giocatori hanno esultato a fine gara. Novara sconfitto 2-1, la finale dei playoff è realtà per una Reggiana solida a livello mentale e che, fisicamente, ha saputo reggere anche stavolta il confronto. Reggio Emilia può sognare, è questo il punto più alto della storia granata negli ultimi 21 anni. E mercoledì, 90 minuti decideranno la quarta promossa in Serie B, sempre al “Città del Tricolore, visto che a Reggiana è la squadra con i miglior coefficiente dei playoff. L’ultimo scoglio è rappresentato dal Bari, che ha eliminato la Carrarese.
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Le prime emozioni arrivano nel pregara, con il passaggio del pullman tra due ali di tifosi. Alle 19.01 un altro spontaneo bagno di folla per la squadra, durato un minuto in meno rispetto a lunedì scorso. Solo tre giri di lancette per percorrere via Severino Taddei e approdare nella pancia del Città del Tricolore. Bambini, tantissime famiglie in maglia e mascherina granata, pronti a dare il loro incitamento ai calciatori. Minuto più o meno, è stata comunque una grandissima emozione.
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Playoff Serie C, Reggiana – Novara: il gol di Kargbo. FOTOGALLERY
La partita inizia in modo equilibrato, il Novara attacca ma la Reggiana guadagna subito il campo. Dopo l’occasione di Nardi, i granata riescono a centrare sempre più il controllo del match. Kargbo manca da pochi passi l’aggancio vincente (Lanni respinge, il pallone non sembra aver varcato la linea) ma la Reggiana sembra sempre più padrona della situazione. E l’apice arriva tra il 22 e il 23’: prima la traversa di Radrezza, poi il gol di Kargbo, bravo a sfruttare l’errore di Sbraga.
La partita sembra in controllo della Reggiana ma l’impressione è che il Novara viva di fiammate. E questo succede al 45’: prima è Gonzalez, in ombra fino a quel momento, a regalare una conclusione a giro e costringere Venturi all’intervento. Pochi dopo il pareggio: Lunetta non è incisivo su Piscitella e Gonzalez, che serve Buzzegoli che è bravo a insaccare alle spalle di Venturi.
Può essere un colpo pesante per la Reggiana, quasi da ko. Invece a livello mentale dimostra di avere una certa solidità. E infatti i granata riguadagnano immediatamente il controllo del match nella ripresa, senza subire. Kargbo continua a essere un fattore nel secondo tempo perché è lui a servire l’assist a Spanò per il gol del 2-1. Una storia incredibile quella del capitano granata, che per l’ennesima volta riesce a mettere un suo segno in un momento importante della storia della Reggiana. Sofferenza finale, poi il boato. I granata non sbagliano l’appuntamento decisivo. Anche in questa azione, la Reggiana di Alvini ha saputo cambiare le cose.
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