REGGIO EMILIA – Con 15 voti contrari (Pd, Reggio E’ e M5S) e 8 favorevoli (FI, FdI, Alleanza Civica e Lega), il Consiglio comunale di Reggio ha respinto ieri, 9 gennaio, l’ordine del giorno presentato dalla Lega che richiedeva garanzie di sicurezza per i cittadini, le attività e i lavoratori in zona stazione centrale.
L’area di piazzale Marconi, infatti, è tornata a spaventare dopo una nuova aggressione subita da un tassista verso le 21 di giovedì 5 gennaio, quando un uomo aveva sfondato a suon di pugni il parabrezza della vettura. Nelle ore successive la rabbia del Consorzio tassisti reggiani era sfociata in un ultimatum: “o il presidio fisso della polizia nelle ore notturne – avevano dichiarato – o lasceremo la piazza da lunedì 16 gennaio”. Era seguita una rassicurazione con le parole dell’assessore alla sicurezza di Reggio, Nicola Tria, che vedeva nella “maggior presenza di forze dell’ordine” una via possibile e, soprattutto, ribadiva la necessità di trovare una soluzione “ora”.
In questa direzione andava l’ordine del giorno sottoposto dalla Lega ai consiglieri invitando ad una rivalutazione di due mozioni già presentate nel 2021 dallo stesso gruppo consigliare sullo stesso argomento. La prima del 28 gennaio circa un presidio fisso della Polizia municipale in zona stazione centrale; la seconda poco meno di un mese dopo, il 22 febbraio, nell’intento di ottenere un controllo a piedi delle forze dell’ordine nelle aree critiche di Piazzale Marconi. Ma già in questi casi le mozioni erano state respinte.
“A questo punto viene da chiedersi che cos’altro debba succedere perché la Giunta adotti dei provvedimenti seri sulla sicurezza in una zona che ormai è in mano alla criminalità e al degrado più totale da troppo tempo”, commenta il consigliere leghista Alessandro Rinaldi.
Le parole dell’assessore alla sicurezza Nicola Tria:
Stazione insicura, il Comune apre al dialogo con i tassisti in rivolta. VIDEO