REGGIO EMILIA – Aumentano i fondi a disposizione della sanità reggiana e l’Azienda Usl si appresta a varare un ambizioso piano per potenziare la produzione specialistica. Un’azione possibile grazie all’incremento della quota statale assegnata dalla Regione che ha portato a oltre 872 milioni i fondi messi a disposizione per Reggio con un aumento di 15 milioni rispetto al consuntivo del 2023. Maggiori risorse arrivate in virtù della crescita di 787 residenti in provincia, dato in controtendenza rispetto agli anni precedenti, e al lieve incremento dei fondi statali complessivi per l’Emilia Romagna che ammontano ora a 9,6 miliardi.
L’Azienda sanitaria potrà poi contare su 10,6 milioni aggiuntivi e vincolati per i farmaci innovativi e su 22 milioni per i rinnovi contrattuali, mentre la Regione nel corso dell’anno distribuirà 1 miliardo e 700 milioni per progetti specifici e, in particolare, per ridurre i tempi di attesa.
“Partiamo dall’importante obiettivo di aver chiuso in pareggio il bilancio 2023, nonostante la previsione iniziale di un disavanzo di 100 milioni – sottolinea Davide Fornaciari, direttore amministrativo dell’Azienda Usl -Adesso proveremo ad aumentare ancora le presentazioni per rispondere al bisogno di salute dei reggiani, continuando a mantenere i conti in ordine”.
Per chiudere in pareggio il bilancio 2023, per l’Azienda sanitaria è stato fondamentale poter contare sui 30 milioni aggiuntivi messi a disposizione a fine anno dalla Regione, con fondi propri. L’incremento delle risorse per quest’anno consentirà di investire su specialistica e liste d’attesa, ma resta il problema della carenza di infermieri e operatori dell’emergenza urgenza. In questo caso, però, non si tratta di mancanza di fondi, ma di personale disponibile sul mercato. “Se lo troviamo – promette Davide Fornaciari – non ce lo lasceremo sfuggire”.
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