REGGIO EMILIA – Si lavora di più, si cerca maggiormente un impiego e di conseguenza aumenta anche il tasso di disoccupazione. E’ la fotografia del mercato del lavoro a Reggio Emilia nel 2023, scattata dal Censimento Istat. Numeri che fissano a 243mila gli occupati con un incremento del 3,1% sull’anno precedente, poco più di 7500 addetti. Risultano però in forte aumento anche le persone in cerca di occupazione, poco più di 12mila e 500 unità ed questo +22,2%, rispetto al 2022, che determina la crescita del tasso di disoccupazione arrivato al 5%.
Decisivo, e in decisa controtendenza rispetto agli ultimi anni, il calo degli inattivi, persone in età lavorativa dai 15 ai 64 anni, che non studiano e non cercano lavoro. In tutta la provincia sono quasi 88 mila unità, in pratica uno ogni tre lavoratori, ma sono 11 mila in meno rispetto a un anno fa (-10,8%).
Fa riflettere anche il dato sull’occupazione femminile, con le donne che rappresentano il 43,7% degli occupati e il 61,6% di chi cerca un lavoro. Un mercato del lavoro, quello reggiano, con qualche criticità, ma che appare decisamente più dinamico rispetto a quello dell’Emilia Romagna nel suo complesso dove, nel 2023, l’occupazione è rimasta stabile, poco più di due milioni di addetti, ma dove calano le persone in cerca di un impiego e restano stabili gli inattivi quasi 720mila, con le donne che anche in Emilia Romagna superano la metà dei non occupati e di chi è in cerca di lavoro.
Decisivo per il dinamismo del mercato del lavoro reggiano è il ruolo svolto dal centro per l’impiego. Nel 2023 le persone che hanno avuto almeno un contatto sono state 16004 su poco più di156mila in regione. Oltre 8300 quelle che hanno sottoscritto un Patto di servizio; 7427 quelle che hanno attivato un programma Gol del Pnrr. 1115 le persone beneficiarie del reddito di cittadinanza convocate dal Centro su indicazione dell’Inps.