REGGIO EMILIA – Nelle strutture sportive a causa della crisi energetica, quando arriverà il freddo, si batteranno i denti? Negli spogliatoi docce saranno calde, tiepide o addirittura fredde? Nelle piscine verrà abbassata la temperature dell’acqua? Domande che molti utenti si stanno ponendo in questi giorni che precedono l’arrivo di un clima più rigido.
Tra le strutture messe in maggiore difficoltà dai rincari energetici ci sono sicuramente le piscine. Luca Bosi, vicepresidente della società Nuova Sportiva che gestisce tra gli altri lo storico impianto di via Melato, in città, ha ipotizzato a Il Graffio alcuni accorgimenti che potrebbero consentire risparmi preziosi: “Se si abbassa di un grado la temperatura dell’acqua e di due la temperatura dell’aria, vi assicuro che una volta che si inizia a nuotare nessuno avrà una percezione reale di quella diminuzione”. Il dirigente invoca, al tempo stesso, la collaborazione degli utenti per comportamenti più attenti: “Ridurre il tempo in cui si sta sotto la doccia o si utilizza il phon può portare a risparmi significativi”.
Non è escluso che gli stessi orari di apertura dell’impianto di via Melato possano essere rivisti e in alcuni periodi ridotti, anche se per questo passaggio occorrerà il via libera dell’amministrazione comunale, proprietaria della struttura. “L’afflusso maggiore alla Melato lo registriamo tra le 12 e le 20, in certe mattine quando ci sono solo una decina di persone si potrebbe ragionare sulla chiusura dell’impianto”. La piscina è frequentata mediamente da oltre 800 utenti al giorno.
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