REGGIO EMILIA – Un’area di 180mila metri quadrati, di cui 50mila coperti: è qui, lungo la via Emilia tra Masone e Bagno, nell’area produttiva dell’ex Aia, che Ferrarini realizzerà il suo nuovo stabilimento. Il nuovo azionista di controllo dell’azienda, Roberto Pini, a capo del gruppo omonimo, ha firmato nei giorni scorsi il preliminare per l’acquisto dell’area dall’attuale proprietà, il gruppo Veronesi, a cui fanno capo i marchi Aia e Negroni.
Lo stabilimento di via Val Verde è chiuso da più di 20 anni, da quando, nel 2003, Veronesi, nell’ambito di un piano di riduzione della produzione di tacchini, decise di dismettere l’attività nella sede di Reggio. All’epoca vi lavoravano più di 300 addetti nella società Agricola Tre Valli. Ora questo sito produttivo tornerà a nuova vita attraverso la costruzione di un nuovo stabilimento Ferrarini, destinato principalmente alla produzione di prosciutto cotto.
La storica villa Corbelli di Rivaltella, ormai inadeguata per le esigenze produttive, cesserà di essere utilizzata per la lavorazione e la cottura dei prosciutti. Anche la villa appartiene da tempo al gruppo Pini, che la acquistò all’asta nel dicembre 2021 dopo il pignoramento disposto dal Tribunale.
Dopo il dissesto venuto alla luce nel 2018 e l’uscita dall’azionariato della famiglia, Ferrarini è entrata a far parte del gruppo Pini. Nel 2023 l’azienda ha fatturato 150 milioni di euro. Nei primi mesi di quest’anno il giro d’affari è cresciuto del 15%.