REGGIO EMILIA – Nonostante il rallentamento della crescita della produzione manifatturiera per tre trimestri consecutivi, il valore aggiunto prodotto lo scorso anno nella nostra provincia si è confermato in minima crescita, dello 0,1%.
Le ultime stime contenute negli “scenari per le economie locali” di gennaio elaborati da Prometeia e analizzati dall’ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia ipotizzano una ripresa che, per l’anno in corso, dovrebbe attestarsi a +0,7%. Il trend registrato nel 2019 è in linea con le precedenti previsioni, ma appare lontano da quello dell’Emilia Romagna che con un +0,6% ha registrato una crescita doppia rispetto al dato nazionale.
La diversa fase ciclica tra i settori del manifatturiero e dei servizi registrata nel 2019 nella nostra provincia ha portato, come si è detto, al calo della produzione industriale alla quale è invece corrisposta una maggiore vivacità dei servizi. Il valore aggiunto del terziario, infatti, è stimato in crescita dello 0,7%, leggermente al di sopra delle previsioni formulate a fine ottobre (+0,4%). Sostenuta, poi, la ripresa registrata dal settore delle costruzioni per il quale si parla di un incremento del valore aggiunto del 5,5% rispetto all’anno precedente (era previsto un +5,2% nelle stime di ottobre).
Sempre in crescita, ma più contenuto rispetto alle valutazioni passate, il valore aggiunto dell’agricoltura che dovrebbe aver chiuso il 2019 con un aumento dello 0,4%. L’unico settore con il segno “meno”, dunque, resta l’industria, che nelle valutazioni di ottobre registrava una flessione dell’1,3% e nelle elaborazioni macroeconomiche di gennaio appare in maggior calo, chiudendo a -1,5%.
L’andamento osservato per l’industria appare condizionato dal trend del commercio internazionale, che registra una temporanea inversione di tendenza rispetto all’ultimo decennio. Nel 2019 è ipotizzata una flessione dello 0,8% per le esportazioni e, contemporaneamente, un calo del 2% per le importazioni. Calo, come si è detto, di natura temporanea tanto che una tendenza decisamente più positiva è prevista per il 2020 con un aumento del 4,2% delle vendite oltre frontiera del “made in Reggio Emilia”.
Per il 2020 le stime parlano di una ripresa del manifatturiero con il ritorno in positivo del valore aggiunto (+0,3%), mentre dovrebbero nuovamente crescere dello 0,7% i servizi. In rallentamento rispetto al 2019, ma comunque in crescita, è poi previsto l’andamento del comparto edilizio che dovrebbe registrare un aumento del 2,7% del valore aggiunto. Per l’agricoltura, infine, l’incremento stimato per il 2020 dovrebbe raggiungere lo 0,8%.