REGGIO EMILIA – “Lo stabilimento di Reggio è rimasto il nostro stabilimento principale. E’ il quartier generale del nostro mondo diesel. Qui si produce il KDI, il nostro motore più venduto”, assicura
Nino De Giglio, direttore marketing e comunicazione di Rehlko.
Sono trascorsi quasi due anni da quando Kohler Company ha scorporato la divisione Energy, che comprende la ex Lombardini Motori, e ha ceduto il pacchetto di maggioranza a Platinum Equity, uno dei primi 25 fondi d’investimento degli Stati Uniti. Un anno fa il gruppo ha modificato il proprio nome in Rehlko. Direttore generale è Massimiliano Bonanni. Lo stabilimento di Pieve Modolena, con circa 600 addetti, è uno dei quattro impianti di Rehlko, insieme a quello indiano di Aurangabad, a quello cinese di Chongqing e a quello Hattiesburg, nel Mississippi.
Questo stabilimento copre l’Europa e vende in tutto il mondo. Quello indiano distribuisce nell’Unione Europea, negli Usa e in Cina. Gli stabilimenti per i motori a benzina sono negli Usa e in Cina
Uno degli effetti del passaggio sotto il cappello di Platinum è l’accantonamento del progetto di costruzione di un nuovo impianto in India, un progetto che a Reggio era visto con qualche preoccupazione.
Dallo stabilimento di Pieve escono motori diesel e benzina fino a 105 kilowatt di potenza. I clienti di Rehlko sono soprattutto costruttori di macchine agricole, come trattori, rasaerba e motozappe, e di macchine per l’edilizia, come escavatori e rulli compattatori. Le previsioni per il 2026 sono di una conferma dei volumi produttivi di quest’anno. Sul piano della ricerca, si studiano soluzioni nuove, dall’elettrico all’ibrido ai motori a idrogeno.
“Vedremo quale sarà la tecnologia dei prossimi 15 anni – svela Stefano Calzi, direttore tecnico di Rehlko – Per adesso il diesel è ancora la propulsione preferita per il mondo offroad”.
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