REGGIO EMILIA – “Siamo andati per priorità: la prima è che il personale sia pagato il giusto e che le attrezzature siano a norma. Per farlo ancora più bello ci vuole un po’ di più”. Il dottor Pietro Ragni, medico igienista già responsabile del rischio clinico dell’Ausl, è il direttore sanitario del Ctr da fine luglio e da allora è impegnato nel rilancio del poliambulatorio privato convenzionato di via Fratelli Cervi, gravato da 6 milioni di euro di debiti e ora in mano ad una nuova gestione.
“Problemi che non devono ricadere sui pazienti – ha detto a “Il Medico e il Cittadino” – Le cose stanno cominciando a funzionare. E’ cessata da alcuni mesi la fuga dei professionisti che non erano stati pagati negli anni scorsi, quest’epoca è finita, hanno cominciato ad affacciarsi proposte nuove, di medici e altri professionisti della sanità ma anche di associazioni con cui i poliambulatori fanno accordi e convenzioni”.
In tribunale a Bologna inizierà nei prossimi giorni il procedimento civile in merito alla controversia che oppone il Ctr ad alcuni suoi ex amministratori. Sul futuro l’incognita del proseguimento della convenzione con l’Azienda Usl, attiva fino al 31 dicembre. “Per il futuro contano molto gli aspetti societari – conclude Ragni -. Se l’Ausl deve fare un contatto deve sapere chi è il rappresentante della sanità privata. Noi abbiamo visto che c’è una assoluta disponibilità a proseguire. E’ certo che gli appuntamenti che vengono dati attraverso il Cup al Ctr sono legati ad agende che saranno rispettate”.
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