REGGIO EMILIA – Giorgio Parisi, romano, 74 anni, è stato insignito del Premio Nobel per la fisica nel 2021 per i suoi studi sui sistemi complessi. È uno dei principali promotori della campagna “Salviamo la ricerca italiana”, volta a far aumentare i fondi a disposizione della ricerca scientifica nel nostro Paese. Parisi ha raccontato la sua vita, non solo quella professionale, di scienziato, ma anche quella privata e più intima allo scrittore reggiano Piergiorgio Paterlini. Ne è nato un libro dal titolo “Gradini che non finiscono mai. Vita quotidiana di un premio Nobel”, edito da La Nave di Teseo: “Sono i gradini della vita che non finiscono mai”, dice Paterlini in riferimento al titolo del volume. “Parisi è una persona normalissima, non è certo uno scienziato pazzo – aggiunge Paterlini – però è pop, nel senso che ad esempio ama ballare”.
La scienza suscita fascino e ammirazione, ma è stata fortemente messa in discussione negli ultimi tre anni dalla parte dell’opinione pubblica no vax: “Parisi si batte per dare forza alla scienza, perché alla ricerca scientifica vengano conferite risorse, risorse che purtroppo sono spesso limitate e poco lungimiranti’.
Nella sala degli artisti della Biblioteca Panizzi il volume è stato presentato con la partecipazione del giornalista e conduttore radiofonico Ruggero Po.
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