REGGIO EMILIA – Dovrebbe arrivare in serata la decisione del consiglio dei ministri sul cambio normativo che toglierebbe il limite dei mandati per i sindaci dei piccoli comuni e quello del secondo mandato per i primi cittadini dei paesi al di sotto dei 15mila abitanti.
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La possibilità di essere sindaci “a vita” nei piccoli comuni oppure quella di rimanere in sella per un terzo mandato nei paesi tra i 5 e i 15mila abitanti. Di questo si sta dibattendo da tempo. Una questione al vaglio del consiglio dei ministri. E anche diversi amministratori reggiani sono alla finestra, vista la tornata elettorale che a giugno 2024 coinvolgerà ben 31 comuni della nostra provincia. Tra questi, sono due quelli al di sotto dei 5mila abitanti i cui sindaci sono al secondo mandato, Carpineti, Vetto e Toano, e nove quelli al di sotto dei 15mila abitanti i cui sindaci sono nella stessa condizione e che teoricamente potrebbero ripresentarsi per un terzo mandato se la modifica normativa passasse, al netto del fatto che in alcuni di questi paesi sono già state prese decisioni diverse, come ad esempio ad Albinea. E poi Bibbiano, Castelnovo Monti, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto e Rubiera. Il sindaco di quest’ultimo comune, Emanuele Cavallaro, è anche referente provinciale Anci. La sua è quindi la voce dei sindaci reggiani. “Mi stanno arrivando molte richieste -ha detto intervenendo a Buongiorno Reggio su Telereggio – Sarebbe una decisione razionale, tra Covid e crisi energetica è stata una legislatura in cui rimangono cose da finire”. Come ad esempio i progetti studiati in base ai fondi del Pnrr.
“Sono a disposizione, a Rubiera o altrove”. Cavallaro, con quell”altrove’, si riferisce al Comune di Reggio. Il centrosinistra deve ancora sciogliere le riserve indicando un nome da candidare o stabilendo che saranno le primarie a determinare quel nome. E’ stato il Movimento 5 Stelle, ipotizzando un’intesa col Pd, a esprimere una preferenza nei confronti di Cavallaro.












