REGGIO EMILIA – Poste Italiane definisce il fenomeno utilizzando un gioco di parole: “Il picco dei pacchi”. Si verifica negli ultimi due mesi dell’anno, da quando ha preso piede l’abitudine di fare acquisti su internet, una tendenza che continua a crescere, alimentata dalle offerte del black friday e dalle festività natalizie. Ogni articolo che finisce nel carrello virtuale dei siti di e-commerce necessita poi di un corriere. Tra gennaio e novembre compreso le consegne, rispetto a un anno fa, nella nostra provincia sono aumentate del 7% secondo il gruppo pubblico di servizi postali. Unendo nel conteggio le attività dei cinque colossi privati del settore (Dhl, Bartolini, Sda, Gls e Fedex), la media quotidiana di pacchi portati a destinazione, durante il mese di dicembre, è di 35mila a Reggio Emilia e provincia. La stima l’ha calcolata la Cisl Emilia Centrale che fornisce anche i numeri delle figure professionali interessate: si tratta di 338 corrieri ai quali si aggiungono ottanta addetti impiegati nella preparazione delle spedizioni.
Tornando a Poste Italiane, sono invece 277 i suoi portalettere con una flotta a disposizione formata da altrettanti mezzi. La sigla di settore Fit Cisl fa sapere che, in base a un accordo siglato nelle scorse settimane, le Poste stabilizzeranno, ovvero assumeranno a tempo determinato 37 postini attualmente precari. I nuovi contratti di lavoro verranno siglati a partire da febbraio.
C’è poi una richiesta rivolta dal sindacato alle imprese e alle istituzioni del territorio, riguarda la sottoscrizione di una Carta per la Logistica Etica, già in essere a Bologna. Servirebbe, viene spiegato, a garantire una maggiore formazione e sicurezza sul lavoro, premiando le aziende che stipulano assunzioni di qualità e che investono, tra le altre cose, nella mobilità sostenibile.
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