REGGIO EMILIA – Furono illecite le condotte messe in atto, il 3 aprile del 2023, da dieci agenti della polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia ai danni di un 44enne detenuto tunisino, ma non tali da configurare il reato di tortura. E’ stata questa la decisione più d’impatto all’interno del dispositivo della sentenza letto ieri in tarda serata dal giudice dell’udienza preliminare Silvia Guareschi per quanto concerne il primo grado di giudizio, con rito abbreviato, nel processo che vedeva alla sbarra i poliziotti accusati, a vario titolo, di tortura, lesioni e falso.
Gli agenti, invece, sono stati ritenuti responsabili di abuso di autorità contro detenuti, percosse aggravate (e non lesioni) e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici per i falsi verbali stilati. Ergo, a fronte di richieste del pubblico ministero Maria Rita Pantani che andavano fino a 5 anni e 8 mesi, il giudice, tenuto conto dello sconto di un terzo della pena che l’abbreviato porta in dote, ha comminato pene lievi, dai 4 mesi ai 2 anni, con pene sospese per tutti per 5 anni e, quindi, fedina penale pulita.
Nello specifico, la pena più alta è stata comminata al viceispettore Luca Privitera, poiché aveva tutti e tre i capi d’imputazione; per abuso di autorità e percosse un anno a Giuseppe Mastinu, Giovanni Navazio e Pio Angelo Latino, così come per i due poliziotti accusati di falso ideologico, Andrea Affinito, e Gianpietro Urso; per abuso di autorità e percosse, 6 mesi e 20 giorni a Federico Lioce, 4 mesi per Giuseppe Valletta, Angelo Di Pasqua e Umberto Marroccella Esposito.
Inoltre, la sentenza ha stabilito che gli imputati paghino, in solido una provvisionale di 10mila euro al detenuto, che difeso dall’avvocato Luca Sebastiani, si era costituito parte civile. L’uomo era presente nell’aula 3 del tribunale e ha ascoltato la lettura delle sentenza da dietro una vetrata. Ai nostri microfoni, il suo legale ha espresso delusione.
Leggi e guarda anche
La cognata del detenuto picchiato in carcere: “La sentenza è una sconfitta per tutti”
Condannati 10 agenti di penitenziaria di Reggio, ma in carcere non fu tortura
Reggio Emilia processo lesioni condannati polizia penitenziaria tortura pestaggio in carcereLa cognata del detenuto picchiato in carcere: “La sentenza è una sconfitta per tutti”