CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Un calvario durato sei anni, fatto di ripetuti episodi di violenza, sia fisica che psicologica. Prevaricazioni che l’uomo, che oggi ha 37 anni, infliggeva alla moglie spesso da ubriaco. Botte e minacce che non sono state risparmiate nemmeno quando la donna era incinta e nemmeno in presenza del figlio minore.
Gravi comportamenti che poco più di un anno fa la moglie era riuscita a raccontare ai carabinieri di Cadelbosco Sopra, superando le paure di possibili ritorsioni. In seguito alla denuncia, ed alle conseguenti indagini, il marito era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. Nei suoi confronti il procedimento giudiziario si è poi concluso, nel settembre scorso, con la condanna a 2 anni e 2 mesi di reclusione. Condanna che in questi giorni è divenuta esecutiva. Il 37enne, residente a Cadelbosco Sopra, è stato così arrestato e portato in carcere dagli stessi militari della locale stazione.
Le risultanze investigative avevano confermato le minacce subite dalla moglie quando, esausta per le angherie del marito, chiedeva asilo alla madre trasferendosi da lei. E avevano messo in luce alcuni episodi di violenza: in un occasione la donna aveva rimediato una lesione all’occhio dopo che era stata riempita di schiaffi. Un’altra volta era stata sbattuta con la testa contro l’armadio, con la mano schiacciata in un anta. Comportamenti che appunto erano costati al marito la condanna per maltrattamenti in famiglia aggravati dall’essere stati commessi ai danni di una donna in stato interessante e in presenza del figlio minore.
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