CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – I carabinieri l’hanno trovata in lacrime, sconvolta. Aveva il capo tumefatto e diversi lividi sul braccio destro oltre ad una ferita alla testa provocata da un oggetto contundente. I militari della stazione di Cadelbosco hanno rintracciato subito l’aggressore: un uomo di 50 anni reggiano, che è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La donna, di 56 anni, è infatti la sorella convivente. E l’episodio non è stato che l’ultimo di una serie di violenze avvenute nei giorni precedenti.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la 56enne è rientrata a casa dopo aver svolto alcune commissioni con la madre. La signora ha raccontato di essersi trovata di fronte l’uomo che ha subito cominciato ad insultarla per poi passare alle mani e colpirla con calci e pugni, sottraendole il telefono cellulare per impedirle di chiedere aiuto. La vittima è poi riuscita a scappare, a rifugiarsi a casa di un’amica da dove ha chiamato le forze dell’ordine. L’aggressore era ancora in casa ed è lì che i carabinieri lo hanno fermato. Nell’abitazione c’erano cocci di vetro e frammenti di un vaso sparsi per terra, elementi compatibili con il racconto dell’aggressione fornito dalla 56enne. Sul pavimento c’era anche il suo cellulare. Per il 50enne, con alle spalle precedenti specifici nei confronti della madre e del fratello, sono scattate le manette.
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