REGGIO EMILIA – Fu sede dei domenicani e del Tribunale dell’Inquisizione dal 1509 al 1796. Siamo in piazza san Domenico o meglio piazzale San Domenico un angolo nel quale si respira la storia, riportato in molte guide, meta di turisti e di giornate di studio. A dominare la piazza l’imponente chiesa di San Domenico, ancora agibile ma lesionata dal terremoto nel 2012 e che presto, forse già da ottobre, sarà soggetta ad una ristrutturazione che la riporterà agli antichi splendori.
Una piazza dalla quale si diramano via Gabbi, via Zaccagni, tutto nei pressi di viale Dante e dunque della Questura, che si sente oggi dimenticata rispetto a tutte le altre del centro città oggetto di investimenti e di lavori.
Una cenerentola ridotta nel tempo ad un parcheggio. A dirlo e a metterlo nero su bianco sono stati i residenti della zona, in 80 hanno firmato una lettera fatta arrivare al Comune già nell’estate scorsa assieme alla richiesta di essere ricevuti.
Chiedono che sia tolto il cemento, spesso rattoppato, e che anche sia prolungata la pavimentazione presente in via Roma e in via dell’Abbadessa. Una valorizzazione ritenuta necessaria anche nell’ottica della riapertura della chiesa. Da ultimo poi i residenti hanno rilevato come sia necessario un sistema di videosorveglianza pubblico, al momento le telecamere in zona sono di un privato.