REGGIO EMILIA – Il 25 luglio scorso, il giorno dopo l’annuncio della clamorosa acquisizione di Carrefour Italia, a Piazza Affari il titolo NewPrinces – l’ex Newlat – subì una brusca battuta d’arresto, scivolando da 21 a 19 euro per azione. Forse qualche investitore dubitò della bontà dell’operazione oppure si fece l’idea che i supermercati Carrefour, con la loro redditività negativa, avrebbero trascinato a fondo i conti del gruppo agroalimentare guidato da Angelo Mastrolia.
Se questi dubbi hanno circolato, sono stati rapidamente archiviati. In Borsa il titolo del gruppo ha ripreso a galoppare, arrivando addirittura a 25 euro. Per valutare appieno queste quotazioni bisogna ricordare che l’allora Newlat approdò a Piazza Affari nell’ottobre 2019, collocata a 5,80 euro ad azione. Nell’arco di meno di sei anni, dunque, il titolo ha aumentato di quattro volte il proprio valore. Solo nell’ultimo mese ha guadagnato il 20%, in sei mesi il 118%. Un balzo che si spiega con il fatto che il gruppo è passato dai 730 milioni di ricavi del 2022 a quasi 7 miliardi con l’ultima acquisizione.
Il decollo delle quotazioni ha un effetto diretto anche sulle fortune personali di Mastrolia. In febbraio, nell’ambito dell’acquisizione da Mitsubishi della società inglese Princes, Mastrolia attraverso la sua società elvetica Newlat Group ha comprato dal colosso giapponese 3 milioni di azioni Newlat Food al prezzo concordato di 6,3 euro e le ha rivendute pochi giorni dopo ad investitori istituzionali a 12 euro. In luglio Mitsubishi ha ceduto alla società di Mastrolia altri 6,3 milioni di azioni Newlat Food, sempre allo stesso prezzo predefinito. Mastrolia ha pagato il pacchetto di titoli quasi 40 milioni: oggi ne vale più di 150.
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