REGGIO EMILIA – E’ salito alla ribalta delle cronache nazionali per essere stato il killer reo confesso di Ilenia Fabbri, 46enne di Faenza uccisa un anno e due mesi fa, e per quel delitto è stato recentemente condannato all’ergastolo in primo grado.
Ma Pierluigi Barbieri, romagnolo d’origine ma domiciliato a Bagno, già prima si era reso responsabile dell’uso della violenza: nelle ultime ore la Corte d’Appello di Bologna ha confermato a carico dell’uomo la condanna a 5 anni e 4 mesi, ritenendolo autore di un pestaggio ai danni di un 54enne disabile avvenuto a Predappio un anno prima dell’omicidio Fabbri.
Fu una spedizione punitiva, secondo i giudici di primo grado e adesso anche secondo la corte di secondo grado. Barbieri venne assoldato per recuperare un credito: 500 euro scarsi. Il suo legale Simone Balzani, però, nell’ultima replica ha sostenuto che Barbieri fosse invece andato a casa dell’uomo per riavere una somma che gli aveva anticipato, avendo acquistando per lui materiale edilizio: una versione che emergerebbe dalle conversazioni collaterali intercettate durante le indagini sul delitto Fabbri.
Un violento su commissione. Anche nell’omicidio di Ilenia Fabbri, Barbieri agì, secondo l’accusa, su richiesta, dietro la promessa di 20mila euro e di un’auto: a dargli mandato, come da lui stesso riferito, sarebbe stato l’amico ed ex marito di Ilenia Fabbri, Claudio Nanni, che invece sostiene come l’accordo fosse di spaventare la donna, ma non di ucciderla. L’obiettivo sarebbe stato farla desistere dal portare avanti cause economiche nei suoi confronti. Anche Nanni è stato condannato all’ergastolo in primo grado.
Reggio Emilia PIerluigi Barbieri omicidio Ilenia Fabbri