CASTELLARANO (Reggio Emilia) – Il pestaggio avvenuto sabato sera a Tressano di Castellarano da parte di un gruppo di sei persone ai danni di un 40enne della provincia modenese. I carabinieri oggi hanno denunciato un uomo, ma altri provvedimenti sono attesi nelle prossime ore.
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Gli inquirenti hanno battuto un primo colpo, ma altri provvedimenti sono attesi nelle prossime ore. Una persona è stata denunciata per il reato di lesioni aggravate in concorso. Si tratta di un uomo residente in provincia di Modena. E’ accusato di avere partecipato alla spedizione punitiva avvenuta sabato sera, intorno alle 21.30, ai danni di un 40enne artigiano di Prignano sulla Secchia (Modena).
Ma attenzione: gli altri componenti della banda che ha dato vita alla tremenda aggressione sarebbero già stati identificati. Per procedere a loro carico si attende solo la verifica di alcuni elementi. Si tratterebbe di cinque persone che gravitano nel comprensorio ceramico.
Intanto la vittima, per la quale sono stati stilati una trentina di giorni di prognosi, è stata ascoltata a lungo dai carabinieri che cercano di risalire anche al movente di quanto accaduto. La violenza non sarebbe stata scatenata da futili motivi. Insomma, di mezzo non ci sarebbe qualche bicchiere di troppo o un apprezzamento sgradito ad una ragazza, ma qualcosa di ben più serio. Questioni di soldi e forse anche di droga. Tutti aspetti che sono in corso di approfondimento. Gli investigatori starebbero verificando, inoltre, il coinvolgimento nella vicenda di un pregiudicato con precedenti per usura ed estorsioni.
Tutto era nato all’esterno di un bar di Sassuolo dove la vittima avrebbe avuto un appuntamento con quelli che poi lo hanno malmenato: forse doveva consegnare in quell’occasione una somma di denaro che, invece, non aveva. Da lì è scattata la spedizione punitiva, l’inseguimento in auto fino a Tressano poi il pestaggio brutale immortalato dalla videocamera del telefonino di un residente che ha pubblicato il filmato sui social network. L’episodio ha suscitato grande sconcerto non solo in ambito reggiano, le immagini, attraverso internet, hanno avuto una ribalta nazionale.
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