REGGIO EMILIA – Si è chiusa con un rinvio l’udienza di oggi del processo che vede imputati dieci agenti della polizia penitenziaria per l’accusa di tortura e lesioni ai danni di un detenuto.
E’ stato sentito il comandante della penitenziaria di Reggio, chiamato a chiarire alcuni dettagli su uno scambio di comunicazioni scritte tra lui e un agente. Al centro del carteggio il dettaglio delle lamette che il carcerato avrebbe avuto con sé il 3 aprile 2023, quando subì percosse e umiliazione da parte dei poliziotti all’interno del carcere della Pulce. Quel giorno il comandante non era presente.
Un ulteriore scambio di comunicazioni tra lui e un altro agente che avrebbe dato conto della presenza delle lamette verrà aggiunto agli atti nel corso della prossima udienza. Lamette di cui, tuttavia, non vi è prova dato che non risultano essere state sequestrate. La sentenza di primo grado è prevista per l’inizio del 2025.














