REGGIO EMILIA – Si avvia alla conclusione in tribunale a Reggio Emilia il processo di primo grado innescato dall’indagine “Reticolo” della Dda di Bologna e che mette nel mirino il pestaggio nel carcere di Bologna dello “spesino” e il coinvolgimento di detenuti calabresi e campani. Dopo una lunga requisitoria la pm antimafia Beatrice Ronchi ha chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione per Gianluigi Sarcone e Sergio Bolognino, ritenendoli i mandanti del pestaggio ai danni dello “spesino” (cioè la persona che fa acquisti di alimentari per i detenuti) perché irrispettoso e refrattario alle disposizioni imposte, a dimostrazione della supremazia riconosciuta agli ’ndranghetisti da parte di detenuti legati alla camorra.
Sarcone e Bolognino sono accusati di violenza privata e lesioni aggravate dalle modalità mafiose. Entrambi sono stati condannati nel maxi processo Aemilia. Lo spesino Francesco Madonna venne pestato – secondo l’Antimafia – nel carcere della Dozza il 15 marzo 2015 dai carcerati campani Mario Temperato ed Enrico Palummo, ritenuti vicini alla camorra, su mandato degli ‘ndranghetisti. Nella prossima udienza sarà la volta delle arringhe difensive.













