CASTELLARANO (Reggio Emilia) – Sono accusati di aver picchiato il 19enne modenese Giuseppe Checchia fino a ridurlo in fin di vita. Il ragazzo era rimasto in coma per 17 giorni, durante i quali tanti erano stati gli appelli della madre a far luce su quanto avvenuto nella notte tra l’8 e il 9 ottobre scorsi all’esterno della discoteca Rockville di Roteglia.
Mentre Giuseppe sta meglio, domani avrà inizio il processo. Gli indagati sono Eugenio Vernucci e Kevin Coppolecchia, giovanissimi anche loro come la vittima. Hanno 18 e 21 anni, sono ai domiciliari, risiedono rispettivamente a Castellarano e a Sassuolo e il loro avvocato, Roberto Ghini, chiederà per loro il rito abbreviato condizionato da una perizia medico-legale. La procura parla di assurda e ingiustificata violenza, gli indagati respingono l’accusa di tentato omicidio. Finora hanno sempre riferito che non era loro intenzione uccidere e si sono detti dispiaciuti per i danni provocati a Giuseppe. Il loro legale, nei primi giorni dopo l’arresto, aveva detto che “il reato di tentato omicidio aggravato è eccessivo rispetto ai fatti. Sono certo che il carcere non sia il luogo dove sbattere due giovanissimi, oltretutto persone che non hanno un passato di carcerazione o cose di questo genere”.
Non è chiaro cosa sia accaduto prima e dopo la violentissima lite durante la quale Giuseppe ha subìto gravi lesioni. Il 19enne sarebbe stato colpito prima a mani nude e poi con un sasso alla testa a distanza molto ravvicinata.
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