CORREGGIO (Reggio Emilia) – “Ha raccontato che a picchiarlo sono stati dei suoi amici”. Il termine “amici” suona assurdo pronunciato da chi, da quegli amici, qualche istante prima, è stato riempito di botte. Gli autori del violento episodio, avvenuto ieri mattina al Convitto Corso, durante la ricreazione, saranno sospesi. L’identificazione di tutti i responsabili, che potrebbero essere una decina, è ancora in corso. C’è una denuncia raccolta dai carabinieri, con potenziali segnalazioni al tribunale dei Minori di Bologna. Ed è probabile che alcuni dei giovani coinvolti siano maggiorenni.
Nella modalità “tutti contro uno”, in una manciata di minuti, è avvenuta l’aggressione, in corridoio, ai danni di un 13enne iscritto in prima superiore. “Tutto è partito da un commento sulla capigliatura, poi il passaggio allo scherzo di un finto compleanno che è stato ‘festeggiato’ con spintoni e schiaffi sul collo; da lì la cosa è degenerata. Hanno perso la percezione di quello che stavano facendo”, le parole del preside del convitto, Luca Bassi.
Perdeva sangue da un dente il ragazzo quando ha fatto rientro in classe. Dopo una notte passata in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di quattro giorni. Gli esami eseguiti per precauzione, tac compresa, hanno escluso lesioni interne. La vicenda ha suscitato sconcerto a Correggio. Il Comune ha espresso solidarietà nei confronti del ragazzo rinnovando l’impegno a collaborare con la scuola a iniziative educative in tema di devianza giovanile.
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