GATTATICO (Reggio Emilia) – Lo scorso marzo era stato arrestato dai carabinieri e posto agli arresti domiciliari in quanto, a distanza di 14 anni dalla fine della convivenza, aveva cominciato a perseguitare la ex, una 37enne, telefonando e inviando audio con insistenza e con toni molesti e minacciosi.
Si diceva pronto a “tornare in galera” e a “farsi l’ergastolo”, replicando gli stessi comportamenti anche con l’ultima ex, una 30enne, arrivando addirittura presentarsi all’asilo della figlia in comune per cercare di colpirla con una testata. Minacce che non hanno risparmiato nemmeno l’amico della ragazza, un 23enne residente in Val d’Enza, al quale ha inviato ossessivi messaggi dal contenuto minaccioso con frasi del tipo “vi squarto vivi”.

Le armi sequestrate allo stalker
Al termine delle indagini avviate dai carabinieri dopo le denunce sporte dalle tre vittime, per il 42enne salernitano si sono riaperte le porte del carcere. A lui i militari hanno sequestrato un tirapugni in ferro, un coltello a scatto lungo 31 cm di cui 15 di lama e un pugnale lungo 36 cm di cui 24 di lama; questo rinvenimento gli ha causato anche una denuncia per detenzione illegale di armi.
Uno stalker seriale, il 42enne; nel 2017, dal carcere dove era recluso per violenze commesse nei confronti della madre, aveva tempestato di telefonate e di lettere la 30enne, minacciandola pesantemente. Nel 2019, sempre per atti persecutori nei confronti della ragazza, era stato posto ai domiciliari senza, tuttavia, placare la sua rabbia. Nuovamente i domiciliari lo scorso marzo per le minacce alla prima ex, poi l’arresto di ieri e il ritorno in galera.
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