RUBIERA (Reggio Emilia) – La guida Michelin ha tolto la sua stella alla Clinica gastronomica Arnaldo di Rubiera, Fra i riconfermati, l’Osteria del Viandante, sempre a Rubiera, e Ca’ Matilde, a Rubbianino di Quattro Castella. Chef della Clinica gastronomica Arnaldo, fondata nel 1936 da Arnaldo Degoli, è il nipote Roberto Bottero. Delusi? “Dopo tanti anni è successo che ci hanno tolto la stella e questo fa un po’ dispiacere, in un anno in cui le altre guide ci hanno premiato aumentandoci i punteggi. Noi siamo entrati nella guida grazie a mio nonno nel ’56 quando uscì la prima guida. La stella nel ’59, sempre con mio nonno, alla prima assegnazione delle stelle in Italia”.
Ci sono altri esclusi eccellenti assieme alla Clinica gastronomica Arnaldo, come il ristorante del noto chef Gianfranco Vissani, in Umbria. Che cosa non è piaciuto agli ispettori Michelin venuti da Arnaldo? “I criteri non li sappiamo – risponde Ramona Astolfi – Sicuramente possiamo immaginare, gli ispettori non si fanno mai riconoscere. La tendenza è innegabile, ed è evidente, è quella di una cucina moderna, pochi coperti. Il nostro comunque rimane un ristorante tradizionale. I clienti ci apprezzano per questo e non si può cambiare per la Michelin”.
Quindi non cambierà il servizio coi famosi carrelli di bollito. “Noi abbiamo una identità ben precisa e la rispettiamo – chiosa Bottero – I nostri piatti li rispettiamo anche perché noi abbiamo una clientela generazionale, che viene da generazioni nel nostro locale per trovare quei piatti, gli stessi piatti della nostra tradizione. Quindi ben lungi, visto anche l’abbondante lavoro che abbiamo, dal cambiare i nostri piatti”.
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