REGGIO EMILIA – Un nuovo logo identitario per i produttori di vino che intendano identificare la qualità delle bollicine emiliane fra spumanti metodo classico e vini frizzanti rifermentati in bottiglia e ancestrali. La rivoluzione culturale parte da Reggio, dove l’architetto e sommelier reggiano Thomas Coccolini Haertl ha presentato il progetto Perledemilia. Per farlo ha scelto lo Spazio Gerra, in città. L’obiettivo è raggruppare sotto un unico criterio di qualità i vignaioli, le aziende vitivinicole, cantine e produttori anche di dimensioni importanti che vinificano con uno dei tre metodi sopra citati.
Il progetto ha ricevuto la “benedizione” dell’assessore regionale all’agricoltura, il reggiano Alessio Mammi, che si è espresso favorevolmente a una idea di tutela come questa, basata più sul territorio emiliano coeso, nel suo insieme, piuttosto che sulle uve. “Perché non pensare a una WineValley, creando un lavoro sinergico con la ristorazione, il luogo ottimale in grado di trasmettere la cultura dei nostri fini frizzanti e spumanti, che ben si sposano con la nostra cucina direttamente a tavola”, spiega Coccolini.
Perledemilia è anche un podcast prodotto dall’associazione culturale Innovazione Cultura Società.
Perle d’Emilia: viaggio tra le eccellenze vitinicole del territorio. PODCAST