REGGIO EMILIA – Dal 17 aprile sarà ufficialmente in pensione per raggiunti limiti di età. Francesco Maria Caruso, 70 anni attuale presidente del Tribunale di Bologna. Originario di Siracusa, una lunga e intensa carriera che ha toccato in modo significativo anche Reggio. Arrivato nell’agosto del 2010 è rimasto come presidente per sette anni. Un periodo intenso, oltre al lavoro ordinario, scoppiò la più grande inchiesta contro la ‘ndrangheta e che segnò irrimediabilmente anche la sua carriera. Il giudice verrà ricordato per aver inflitto mille e duecento anni di carcere ai 118 condannati del processo Aemilia, “orgoglioso”, disse a suo tempo, di aver appoggiato la scelta di celebrarlo a Reggio. Ricorda così quell’esperienza. “In Emilia Romagna i segnali era risalenti nel tempo, non c’era stata ricaduta giudiziaria. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto”.
Da Reggio a Bologna per assumere il ruolo di presidente del Tribunale. Sei anni di reggenza che lo hanno visto il 6 aprile scorso pronunciare in Corte d’Assise la sentenza di condanna all’ergastolo per il reggiano Paolo Bellini per concorso nella strage della stazione del 2 agosto 1980. Anche questo un altro momento che resterà nella storia giudiziaria ma anche nella sua esperienza umana e di magistrato. “Un lavoro molto impegnativo, ma coinvolgente e interessante. Mi ha preso al punto da dire oggi che non sono stanco”.
E lasciando l’auspicio che si possa arrivare a tempi più celeri nella risposta della giustizia ai cittadini.
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