REGGIO EMILIA – Domani mattina, dalle 10, davanti alla Prefettura di Reggio, presidio dei pensionati organizzato da Spi-Cgil per chiedere al Governo di modificare la Legge di bilancio, tagliando le spese militari e potenziando quella sociale.
“Mancano risorse per welfare e sanità, non riusciamo a recuperare potere d’acquisto – denuncia il Segretario Generale di SPI-Cgil Reggio Emilia, Matteo Alberini – così abbiamo deciso di tornare di nuovo in piazza da soli, come pensionati, anticipando lo sciopero generale del 12 dicembre proclamato dalla Cgil. Sono in tanti che sono costretti a ricorrere alla cessione del quinto per arrivare a fine mese”.
Molti pensionati non ce la fanno più e le scelte del Governo per la Legge di bilancio vanno nella direzione opposta a quella auspicata da SPI-Cgil. Aumenta la spesa militare, non quella per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni. Una critica a 360° che ha indotto il sindacato a proclamare lo sciopero generale il prossimo 12 dicembre, ma che per i pensionati presenta aspetti specifici. A complicare il quadro, gli ulteriori tagli previsti per gli enti locali che gestiscono servizi fondamentali per la terza e la quarta età.
“Questo significa ancora meno servizi fondamentali: posti letto nelle case protette, meno strutture, meno scuola e welfare, significa che il Governo sceglie di spendere per il riarmo e la guerra e non per quello che serve davvero alle persone”.
Così domani mattina davanti alla Prefettura in Corso Garibaldi i pensionati reggiani scenderanno in piazza, da soli, come non accadeva da tempo. Perché ricorda SPI-Cgil ‘La lotta non ha età’.
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