REGGIO EMILIA – Nel confronto in corso nel centrosinistra reggiano sul candidato sindaco per le Amministrative 2024 si fa strada un’eventualità che taglierebbe la testa al toro. La possibile novità non sta prendendo forma a Reggio, ma a Bologna, dove cresce la voglia di indire elezioni primarie a livello regionale. La consultazione servirebbe a scegliere i candidati sindaco in tutte quelle città in cui non c’è un primo cittadino uscente che si ricandida oppure un nome unitario.
Le date ipotizzate per le primarie vanno da domenica 28 gennaio a domenica 18 febbraio. Decisive in questo senso potrebbero essere le riunioni della segreteria regionale del Pd, in programma venerdì, e della direzione, fissata per il 4 dicembre.
Al di là della data, il principale nodo da sciogliere è quello della natura della consultazione. Primarie del Pd o primarie di coalizione? La seconda opzione sembra assai più probabile della prima, quasi una scelta obbligata. Se il Pd tenesse primarie di partito, si troverebbe a ridosso dell’inizio della campagna elettorale con nomi non condivisi dai potenziali alleati e il centrosinistra rischierebbe di andare in frantumi, a Reggio e non solo.
Primarie di coalizione semplificherebbero di parecchio anche il quadro della competizione interna al Pd. Il regolamento attuale infatti prevede che possano essere al massimo due i candidati del Pd in lizza. Le forze alleate potrebbero anche decidere di schierare propri candidati, per misurarsi e per cementare l’alleanza con la partecipazione. Il lavoro portato avanti in queste settimane dai quattro saggi del Pd (Massimo Gazza, Emanuele Cavallaro, Roberta Mori e Gianluca Cantergiani) sembra confermare la possibilità di costruire un’ampia coalizione.
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