REGGIO EMILIA – Cinquantuno congressi di circolo, dal 26 maggio a Correggio al 15 giugno a Scandiano, poi la nuova assemblea provinciale eletta contestualmente ai segretari locali, il 20 giugno, alla Festa della Biasola, proclamerà la guida del Pd reggiano. Stavolta, però, non ci sarà suspence, come accadde invece nell’autunno del 2021 quando, sul finire della pandemia, Massimo Gazza ed Emanuele Cavallaro diedero vita a un confronto dall’esito decisamente incerto. Alla fine la spuntò l’ex sindaco di Boretto che quattro anni dopo è riuscito a riunire intorno alla sua riconferma tutte le anime dei democratici, superando anche le divisioni tra i sostenitori di Schlein e di Bonaccini.
“Massimo Gazza è riuscito nel metodo e nel merito a convincerci alla convergenza perché i temi importanti, che sono i 5 punti di Elly Schlein come l’adesione al referendum dell’8 e 9 giugno sul lavoro e sulla cittadinanza, sono tutti elementi politici che ci hanno convinto insieme a un percorso importante che abbiamo fatto di grande sinergia e di grande lavoro comune, a convergere sul profilo di Gazza”, spiega la presidente del Pd di Reggio Roberta Mori.
Aggiunge Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera e membro della segreteria: “Credo che Massimo si sia comportato non da padrone di casa, ma da custode della casa di tutti. Penso gli vada assolutamente riconosciuto. Noi ci siamo sentiti non ospiti ma appunto protagonisti della vita del partito in questi anni, un partito in cui si è potuto discutere e portare il proprio contributo con libertà e autonomia”.
L’unitarietà del Pd reggiano, dopo i successi elettorali conseguiti alle amministrative, alle europee e alle regionali, è anche un segnale all’intera coalizione di centrosinistra. Una sorta di via obbligata da seguire per provare a sconfiggere il centrodestra, in un’epoca in cui nel mondo sembra soffiare un vento che spinge in direzione opposta e contraria.
“Il fatto che a Reggio Emilia proviamo a trovare una sintesi e a trovare livelli di cooperazione e di condivisione è importante. Credo che sia un messaggio molto positivo per l’unità del Partito Democratico. Non è sufficiente, bisogna lavorare per l’unità complessiva delle forze di centrosinistra. Iniziamo un viaggio in 51 circoli del partito. Cerchiamo di farlo con umiltà, con tenacia ma anche con tanto entusiasmo perché non si tratta solo di eleggere un segretario, ma si tratta soprattutto di rendere più forte il nostro partito per rendere più forte tutta la coalizione”, chiosa il segretario provinciale del Pd Massimo Gazza.
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