REGGIO EMILIA – E’ una delle personalità politiche che più si è fatta notare in questi venti mesi di guerra, venti mesi che per lui sono iniziati con un periodo di sei giorni di prigionia: l’11 marzo 2022 Ivan Fedorov venne rapito dall’esercito russo e poi liberato dopo uno scambio con nove soldati di Mosca. Dal 2020 sindaco di Melitopol, Fedorov è stato ospite della nostra città per firmare una Dichiarazione di solidarietà e amicizia con Reggio, ricevere copia del Primo Tricolore e iniziare un lavoro di collaborazione nella prospettiva della ricostruzione economica e culturale del dopoguerra. Di questo, del dopo, ha parlato il sindaco della città a sud-est dell’Ucraina, in rappresentanza dei sindaci delle città invase e della loro resistenza, ricordando però anche come ci sia “un vero e proprio genocidio in tutti i territori temporaneamente occupati – ha detto – perché i russi stanno cercando di uccidere tutti gli ucraini”.
“Ci sono due motivi per cui è importante questo patto: la propaganda russa sta minando la verità di come si vive nei territori occupati, per noi è fondamentale il dialogo e il confronto internazionale; il secondo aspetto importante è il futuro e pensare a come ripartire. Serviranno mezzi e idee”.
Le amministrazioni comunali di Reggio e Melitopol erano già collegate grazie alla rete Intercultural Cities del Consiglio d’Europa. Lo spirito della firma della Dichiarazione di solidarietà si basa sulla cooperazione e sulla progettazione negli ambiti educativo, socio-sanitario, agricolo, industriale e meccanico. “Il nostro è un segnale forte di vicinanza e un contributo alla ricerca della pace”, chiosa il sindaco di Reggio Luca Vecchi.
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Il video di presentazione della città di Melitopol portato a Reggio
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