Servizi Tg Reggio
di Cristiana Boni e Giulia Gualtieri
GATTATICO (Reggio Emilia) – Come ogni anno, a Casa Cervi si è celebrata la Pastasciutta Antifascista, evento simbolico che ricorda il gesto della famiglia Cervi nel 1943, quando offrì un piatto di pasta a tutto il paese per festeggiare la caduta del fascismo.
L’iniziativa, nata da un atto spontaneo di solidarietà e speranza, è oggi un appuntamento nazionale che unisce memoria storica e impegno civile, replicato in tutta la provincia, nel resto d’Italia e anche in alcuni Paesi esteri. Oltre duemila persone si sono ritrovate nel cortile del Museo Cervi per condividere un pasto semplice ma carico di significato, accompagnato da musica, interventi culturali e testimonianze.
Sono stati 180 i chili di pasta cucinata, una cinquantina i volontari impegnati. I fondi raccolti saranno destinati ad Emergency e alla popolazione stremata nella Striscia di Gaza.
Tante le realtà che hanno partecipato: sindacati, associazioni, la cooperativa Boorea, i giovani di Libera. Hanno ricordato il significato della loro presenza nelle interviste raccolte da Susanna Ferrari. Presente anche la sindaca del Comune di Marzabotto. E poi Resistenza Teatro Festival, che ha messo al centro le donne e i giovani.
Reggio Emilia Gattatico casa Cervi pastasciutta antifascistaA Reggio e provincia il lungo weekend della pastasciutta antifascista. VIDEO