REGGIO EMILIA – Sono iniziati alcuni importanti lavori di riqualificazione del parco del Popolo, programmati dall’amministrazione comunale. Gli storici giardini pubblici sono un elemento storico del centro, sorti nella seconda metà dell’Ottocento al posto della demolita cittadella. Si tratta di un investimento da 270mila euro, di cui 180mila finanziati dal Pnrr per la riqualificazione e rigenerazione urbana; altri 90mila euro sono invece stati erogati dal Comune.
Questo nuovo intervento arriva dopo altre azioni nel parco, sostenute dallo stesso ente e compiute nei mesi scorsi come il ripristino o la sostituzione di panchine rovinate e lampioncini inadeguati, il posizionamento di nuovi raccoglitori dei rifiuti e la pulitura del monumento funerario dei Concordi, importante reperto di epoca romana. Ora, invece, si interviene per la messa a dimora di 62 nuovi alberi fra i quali i 12 ippocastani collocati intorno alla fontana dell’abate Ferrari Bonini, in buona parte a reintegrazione di alberature rimosse perché a fine ciclo vitale o seccate e quindi a rischio caduta; la sistemazione di aiuole, percorsi pedonali e il posizionamento di cordoli ove necessari.
“Il rafforzamento del patrimonio vegetale è un’azione necessaria al mantenimento del più importante parco storico pubblico della città. Avevamo promesso che ce ne saremmo occupati e ora lo stiamo facendo – dice l’assessora alle Politiche per la Sostenibilità, Carlotta Bonvicini – Un luogo riqualificato, bello e curato trasmette rigenerazione e benessere, attrae le persone, favorisce relazioni e sicurezza”.
Gli altri nuovi alberi sono sofore, sistemate tra viale Allegri e il teatro Valli, in sostituzione di quelle perse negli anni; tre bagolari in sostituzione di quelli abbattuti nell’anello centrale del parco; un cedro, ora mancante, che fa parte del disegno della Stella nella parte centrale del parco; alcuni platani, dove lo spazio lo permette, per ridefinire meglio il percorso dell’antico Galoppatoio; altre varietà di piante in varie zone del parco: quercia, liquidambar, liriodendro, paulonia e ginko biloba; alcune aiuole, intorno ai lampioni, ospiteranno bordure di berberis e piante di hemerocallis.
In una fase successiva, si procederà con i lavori di rifacimento della pavimentazione e il ridisegno di aiuole nella maggior parte della superficie del parco e i lavori saranno completati con il restauro della fontana dell’Elefantino, copia di quella donata negli anni Trenta del secolo scorso dai coniugi Anna e Luigi Parmeggiani, posta sotto il grande e ultra centenario cedro del Libano.
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