REGGIO EMILIA – C’era da immaginarselo, visto il numero esiguo di posti a disposizione e visti i disguidi tecnici che avevano accompagnato l’inizio della vendita, di fatto bloccandola. Risolti quelli in tarda mattinata, sono andati bruciati in qualche ora i 1.200 biglietti messi a disposizione per i tifosi della Reggiana in vista del derby di sabato a Parma.
Una partita che l’ultima volta è stata giocata sette anni fa, quando la serie era la C. Proprio per questo, le frasi che stanno rimbalzando sui social e che i supporters granata si stanno scambiando sui vari blog a tema sono “o tutti o nessuno” e anche “andiamo comunque tutti a Parma”. La decisione di limitare al minimo i posti per gli ospiti per evidenti ragioni di sicurezza rischia di essere un boomerang. L’ultima parola spetta al questore di Parma.
Maurizio Di Domenico si è insediato qualche mese fa e questo è il suo primo grande test dal punto di vista dell’ordine pubblico. La parola d’ordine è sicuramente cautela, ma potrebbe comunque decidere di mettere a disposizione altri posti. Si parlerebbe di poche centinaia in più: la curva sud del “Tardini”, quella destinata alla tifoseria ospite, ha sì una capienza di 4mila sedute, ma di fatto è stata aperta con quei numeri solo alle tifoserie delle squadre più blasonate della serie A. Solitamente, viene riservato agli ospiti lo spicchio di curva confinante con i distinti centrali: 1.872 i posti, con l’ulteriore restrizione, in questo caso, a 1.200. Per ora.
La Reggiana, intanto, fa sapere di aver rappresentato ancora una volta, nel corso dell’ultima riunione del Gruppo Operativo Sicurezza, le problematiche di gestione del ticketing di cui parlavamo, “la cui responsabilità è totalmente estranea al nostro club”, dice la società, e “la necessità di potere disporre di un numero di biglietti dedicati ai tifosi ospiti congrua con le aspettative della propria tifoseria”. Sabato i punti maggiormente presidiati dalle forze dell’ordine saranno il casello dell’autostrada, la via Emilia Est e la stazione. In tutto, 400 uomini e donne, tra agenti chiesti al ministero e steward, presidieranno la situazione fuori e dentro lo stadio.
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