REGGIO EMILIA – Lunedì scorso una grossa branca di un albero centenario, all’interno del parco del Popolo, è crollata senza causare fortunatamente danni a persone.
“E’ un’evenienza che può capitare su alberi di questa natura – ha detto a Tg Reggio Andrea Catellani, tecnico del consorzio Fitosanitario – con queste caratteristiche morfostrutturali. Le sofore dei giardini pubblici sono piante secolari, hanno problemi strutturali pregressi”.
Monumenti della natura di grande pregio paesaggistico. Fanno parte del disegno originale del parco i grandi alberi che ne delimitano il perimetro. Per questo motivo, diversi esemplari hanno più di 140 anni. La varietà, la sofora giapponese, che tende a svilupparsi in larghezza. Un’altro tratto distintivo sono le cavità che si formano nel tronco. “Non sempre la presenza di queste problematiche rappresenta un pericolo imminente per le persone, non occorre spaventarsi”, ha aggiunto Catellani.
Solido è ad esempio l’albero che fa ombra al chiosco. Un controllo sulla stabilità di tutte le sofore è stato eseguito dal Comune lunedì scorso dopo il crollo di un grosso ramo precipitato su uno degli ingressi al parcheggio interrato, con evidenti segni lasciati dall’urto. “Le sofore vengono monitorate in maniera frequente – ha aggiunto Catellani – per evitare questo tipo di problematiche che è possibile ridurre nel tempo. Non è possibile però scongiurarle completamente”.
Le parti secche della pianta parzialmente crollata sono state subito rimosse. Per quanto riguarda la fragilità, un ruolo, oltre che dai temporali, potrebbe essere stato giocato dai lavori per il parcheggio? “Nell’esemplare hanno influito in maniera non particolarmente rilevante. La pianta era sufficientemente distante dalle opere, è chiaro che il cambiamento del flusso idrico determinante dallo scavo che è stato eseguito ha causato conseguenze che non sono però quantificabili”.
Le sofferenze maggiori le hanno patite le piante più ridosso dell’infrastruttura, oggi sotto utilizzata a quattro mesi e mezzo dall’inaugurazione. “Hanno avuto una riduzione del loro apparato radicale con conseguenze relatice, per questo sono state sottoposte a un piano di gestione. Purtroppo gli interventi nel tempo non sono spesso stati eseguiti come specificatamente raccomandati. Vanno seguite come se fossero dei pazienti molto delicati”, ha concluso Catellani.
Reggio Emilia Parco del Popolo alberi secolari sofore