ALBINEA (Reggio Emilia) – “Pensare che questo signore qui che è stato condannato a morte per aver letto una lettera proibita sia una emanazione del Governo Putin è aberrante”. Il signore a cui fa riferimento Paolo Nori è Fedor Dostoevskij a cui lo scrittore emiliano ha dedicato il suo ultimo libro “Sanguina ancora”, presentato ad Albinea in un cinema Apollo gremito. Una serata che ha assunto un sapore speciale dopo che lo stesso Nori, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, si era visto rinviare dall’Università Bicocca di Milano, un ciclo di lezioni che avrebbe dovuto tenere proprio sul celebre autore di Delitto e Castigo e di tanti altri capovolari della letteratura non solo russa, ma internazionale. “La letteratura, quella potente, è più forte di goni censura”, ha affermato Nori.
Dopo la vicenda della Bicocca Nori sta portando il suo Dostoevskij in giro per l’Italia accogliendo l’invito di associazioni culturali o amministrazioni comunali. Ad Albinea la sua presenza è stata fortemente voluta dal sindaco Nico Giberti: “Reputo sia fondamentale in queste settimane parlare di Russia e e di cultura russa perché solo così si riescono a comprendere fatti e avvenimenti”.
Paolo Nori, parmigiano, classe 63, laureato in letteratura russa, è autore di numerosi testi dedicati proprio alla cultura della Russia.
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