REGGIO EMILIA – Ansia, depressione e ritiro sociale. Fenomeni autolesionistici e aumento costante dei ricoveri in neuropsichiatria infantile, quadruplicati in 15 anni. I numeri del disagio psichico e psicologico degli adolescenti, già a partire dai 12 anni, diffusi dal garante regionale per l’infanzia, impongono una profonda riflessione per indagarne le cause e trovare risposte efficaci.
“Abbiamo registrato un aumento importante che anche del 150% dei problemi più gravi, ma guardando i dati dei ricoveri sembra che il trend sia in assestamento”, spiega Gian Maria Galeazzi, direttore del dipartimenti di salute mentale dell’Ausl.
In Emilia-Romagna, nel post Covid, la popolazione minorenne a carico dei servizi sociali è aumentata dell’11,6%, ma la pandemia è solo una delle concause di un fenomeno complesso che trova origine nell’aumentato senso di incertezza che pervade tutta la società, adulti compresi, e finisce per colpire più duramente chi ha le strutture difensive meno sviluppate. “Era da tempo che non parlavamo di guerre così vicine alla nostra realtà, c’è stata la pandemia, c’è preoccupazione per il futuro dell’ambiente, per le novità dell’intelligenza artificiale. Gli adolescenti evidenziano le preoccupazioni in maniera più marcata”.
Sul fronte delle risposte da mettere in campo, serve il coinvolgimento di tutta la comunità, con interventi mirati in base all’intensità di cura necessaria, come nel caso di Casa Saman, la struttura residenziale inaugurata venerdì a Correggio.
Reggio Emilia ausl reggio emilia salute mentale giovani Gian Maria GaleazziSempre più depressi e ansiosi: in Emilia Romagna è emergenza giovani e adolescenti. VIDEO