PARIGI (FRANCIA) – Gregorio Paltrinieri conquista l’ennesima finale olimpica della sua già straordinaria carriera e lo fa con una batteria molto convincente nei 1500 stile libero di cui è stato campione olimpico a Rio 2016. Il carpigiano, che da giovanissimo si allenava nella piscina di Novellara gestita dal papà, ha chiuso la terza batteria di qualificazione alle spalle dell’irlandese Wiffen, già vincitore degli 800 stile e grande favorito anche per la finale di domani in programma alle 18.37.
A colpire in positivo però è stato il grande tempo firmato da Paltrinieri che ha chiuso in 14’42’56”, il migliore di sempre mai nuotato in batteria al mattino. Ancora più convincente la condotta di gara con il campionissimo del nuoto italiano che è partito forte e ha chiuso in rimonta a meno di 2” da Wiffen, ma dando l’impressione di poter stare vicino all’irlandese anche nella parte centrale di gara, quando tra gli 800 e i 1000 metri, il campione degli 800 ha accelerato decisamente.
“Una batteria gestita, controllata e confortante”, ha assicurato al termine della sua prova lo stesso Paltrinieri a conferma della grande maturità raggiunta e della sua forma. In finale, domani pomeriggio, non ci saranno l’australiano Short, i tedeschi Schwarz e Wellbrock, l’americano Johnston a riprova di quanto siano state selettive le batterie, le più veloci mai nuotate nella storia dei giochi. Paltrinieri per conquistare la quinta medaglia olimpica della sua straordinaria carriera dovrà guardarsi dal favorito Wiffen, ma anche dall’americano Finke e dall’emergente tunisino Jaouadi, che ha vinto l’ultima batteria ma con un tempo superiore.
La sfida, per quello visto in batteria, sarà tra Paltrinieri e Wiffen affiancati anche domani in quarta e quinta corsia. Una sfida di altissimo livello con Paltrinieri che va a caccia della seconda medaglia di un’Olimpiade che lo conferma come la guida del nuoto italiano, nonostante l’inesorabile passare degli anni. Delusione invece per Sofia Morini che ha concluso la sua Olimpiade con la squalifica della staffetta 4×100 mista per un’irregolarità commessa da una compagna. Per la reggiana, a livello personale, ancora un’ottima frazione con cui aveva dato all’Italia il quarto posto finale nell’ultima batteria che valeva l’accesso alla finalissima, ma la giuria, giustamente, ha deciso diversamente.












