REGGIO EMILIA – Una notizia attesa, scontata e al tempo stesso assai gradita alla piazza: Dimitris Priftis sarà l’allenatore della Pallacanestro Reggiana fino alla stagione 2025/2026. Un bel contratto biennale per il tecnico greco di Atene, classe 1968, arrivato l’estate scorsa alla guida della Unahotels, chiamato dall’amico Coldebella, e capace di guidare i biancorossi al quinto posto finale in campionato e alle Final Eight di Coppa Italia.
Pallacanestro Reggiana comunica di aver raggiunto un accordo per l’estensione del contratto del capo allenatore Dimitris Priftis fino al termine della stagione 2025/2026.
Greco di Atene, classe 1968, Priftis è arrivato alla Pallacanestro Reggiana nell’estate scorsa e nel corso della sua prima stagione in biancorosso ha guidato la squadra al quinto posto in classifica, conquistando sia la qualificazione ai Playoff che quella alle Final Eight di Coppa Italia.
“La mia prima annata qui è corrisposta con una stagione magnifica per me, sia come allenatore che personalmente. Ho davvero apprezzato la cooperazione che si è creata con tutte le persone della società ed anche il vivere a Reggio – il commento di Priftis – Ho provato amore per la squadra e la città e sono davvero grato che questo viaggio continuerà. Voglio ringraziare la proprietà ed il management per il supporto e la fiducia che hanno mostrato nei miei confronti ed ovviamente per avermi dato l’opportunità di continuare a far parte di questo Club. Dobbiamo avere fede nel nostro lavoro e, soprattutto, dobbiamo farlo insieme, come un grande gruppo, per costruire un’altra stagione di soddisfazioni”.
“Fin dal primo momento in cui abbiamo conosciuto coach Priftis, nell’estate scorsa, gli abbiamo espresso chiaramente la nostra volontà, come società, di iniziare un percorso che non fosse a breve termine, ma che portasse alla costruzione di un ciclo – spiega la presidente Veronica Bartoli – Ci fa quindi estremamente piacere proseguire insieme ad un allenatore che, oltre alle grandi qualità tecniche e di gestione del gruppo mostrate, mi preme sottolineare anche come abbia “sposato” la città e la comunità di Reggio Emilia, imparando la nostra lingua ed inserendosi perfettamente all’interno delle dinamiche di questa piazza. Considero a tutti gli effetti Dimitris ormai un “reggiano d’adozione” e siamo grati di condividere insieme a lui le nostre ambizioni”.
