REGGIO EMILIA – Parte la nuova era della Pallacanestro Reggiana con la presentazione del nuovo coach, Antimo Martino, a casa di Stefano Landi colui che per oltre 20 anni ne è stato il patron. Presso la sede della Landi Renzo Spa il nuovo timoniere biancorosso si è presentato ai media reggiani.
“Sono contento di essere in una società storica, che ha avuto molta stima nei miei confronti. Abbiamo le idee chiare per i prossimi tre anni, con entusiasmo anche da parte mia e credo che si parta con chiarezza. Dato che per me è una occasione importante, vorrei fare il lavoro al mio meglio assieme allo staff e ai giocatori. Spero che questo nuovo percorso sia stimolante ed entusiasmante. Da parte della Pallacanestro Reggiana ho avuto fiducia, ma questa fiducia va guadagnata giorno per giorno; so che c’è tanto da fare, ma questo non mi spaventa e mi gratifica. Sono una persona ambiziosa e spero che Reggio mi aiuti in questo processo”.
Venendo poi al recente passato con la Fortitudo: “Il percorso è stato positivo però oggi siamo qui, con davanti una nuova strada e la mia attenzione è rivolta a questa esperienza. Quello che è accaduto conta poco, dato che il rapporto con Bologna è terminato e ora sono concentrato con Reggio”.
Passando poi alla futura squadra, il nuovo coach non si sbilancia troppo: “In questi giorni stiamo facendo le valutazioni per il roster, valutando da subito i giovani che Reggio ha valorizzato scegliendo quelli che potremo far entrare subito nella squadra e quelli che potremo far giocare in altre squadre per farli crescere. Al momento però la nostra attenzione è sullo staff, visto che nei giorni scorsi abbiamo incontrato quello dello scorso anno per definire e capire le indicazioni da dare al nostro mercato. Vogliamo gente motivata, che metta in campo tanta voglia, che intenda entrare nel cuore dei tifosi. Partendo da questo aspetto, che non è secondario, vedremo poi lo sviluppo tecnico.
La voglia di crescere sarà fondamentale e i nomi verranno di conseguenza. Intanto, posso dire che Diouf è un giovane molto interessante sia dal punto di vista fisico che tecnico e che ha le qualità per approcciare la stagione con interesse, dobbiamo metterlo in condizioni di farlo rendere al meglio per cui l’idea è quella di ritagliarli uno spazio all’interno della squadra. Candi invece è un giocatore moderno, tra play e guardia, che con giocatori complementari può far bene”.
Infine, una curiosità sul suo passato da giocatore: “Ero una guardia-play con un buon tiro e una buona visione di gioco. Potrei fare anche il giocatore-allenatore, al limite – chiude sorridendo – anche se preferirei essere come Obradovic, che ammiro molto. Mi agito abbastanza anche io, ma non da diventare rosso come lui”.
Servizio Tg di Luca Montanari
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