REGGIO EMILIA – “Noi non siamo contrari ai pagamenti digitali, riteniamo che non sia questo il metodo per incentivarli“, dice Donatella Prampolini, reggiana, vicepresidente nazionale di Confcommercio.
La normativa, in vigore dal 30 giugno, prevede che per la mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con bancomat o carta di credito, il commerciante sarà sanzionato con una multa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Confcommercio, tuttavia, non ci sta: “Crediamo che si debba soprattutto cercare di capire come mai non tutti i commercianti accettano i pagamenti digitali, ebbene la motivazione è solo una, ossia gli elevati costi a carico degli esercenti“.
Sull’applicabilità delle sanzioni sono parecchie le perplessità. Soltanto la denuncia di un cliente potrebbe far scattare il controllo, ma quanti denunceranno effettivamente l’esercente? “Tutte quelle situazioni che creano contenzioso tra cliente ed esercente sono spiacevoli”.
Nel nostro Paese i pagamenti nei negozi con carte o bancomat sono cresciuti nel 2021 del 22% rispetto all’anno precedente. Anche se l’Italia resta ancora molto legata al contante ed è terzultima tra i Paesi dell’Unione Europea, dietro di noi solo Romania e Bulgaria.
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