BOLOGNA (Reggio Emilia) – Si è tenuta ieri pomeriggio in Tribunale a Bologna la partecipatissima assemblea pubblica organizzata dall’Associazione nazionale magistrati in solidarietà a Marco Gattuso, il giudice che ha chiesto il rinvio alla Corte di giustizia Ue della decisione sul decreto “Paesi Sicuri”. E per questo è stato vittima di un pesantissimo attacco sul piano personale e sulla sua vita privata. “Non vogliamo condizionamenti di sorta”, ha detto il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia.
Gattuso – fino al 2013 in servizio al Tribunale di Reggio – ha preferito non partecipare, per evitare personalizzazioni. Le stesse di cui è stato suo malgrado oggetto, tra accuse di “propaganda2 da parte della Premier Meloni e dettagli della sua vita privata pubblicati su alcune testate giornalistiche. Secondo l’Anm il tentativo è quello di generare un effetto intimidatorio. Vi è insomma un clima di diffidenza verso i giudici che si sta diffondendo nel Paese.
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