REGGIO EMILIA – Un anno fa mai ci saremmo aspettati di trascorrere un’altra Pasqua chiusi in casa, o quasi. Viviamo un momento storico gravoso, impossibile negare la realtà. La speranza di tornare gradualmente a una vita normale si chiama vaccino, e ora non resta che fare il tifo per i sanitari e, soprattutto, per le forniture.
Gli ultimi 12 mesi ci hanno consegnato un Paese ancora più diviso, carico di odio. Un clima di tensione che si respira per le strade e sui social, che delle strade sono il riflesso. Ricordiamoci di essere un popolo civile, e riflettiamo prima di sputare offese e maledizioni. I momenti più duri si superano con la solidarietà, e le parole fanno la differenza al pari dei gesti di generosità. Ricordiamocelo.