NOVELLARA (Reggio Emilia) – Shabbar Abbas è stato arrestato nel pomeriggio di ieri nei pressi di Charanwala, il villaggio di origine in Palistan, dove si era rifugiato dal maggio 2021 insieme alla moglie, dopo aver lasciato l’Italia. Quando è stato fermato, dagli agenti della polizia federale pakistana, in collaborazione con quelli della regione del Punjab, il padre di Saman, 45 anni, era solo e non ha opposto resistenza. In giornata è stato trasferito a Islamabad, la capitale e domani comparirà davanti a un giudice. L’arresto è scattato per i reati di cui è accusato in Italia, a seguito del mandato di cattura internazionale emesso dall’Interpol e recepito proprio di recente dal Governo pakistano: stiamo parlando di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere.
All’uomo sarebbe stato contestato, parallelamente, dalle autorità locali anche il reato di frode per una somma pari a poco meno di 20mila Euro nei confronti di un connazionale.
Tra Pakistan e Italia non esistono accordi relativi all’estradizione, ma, da quanto si apprende, è gà stata avviata una trattativa diplomatica che potrebbe portare alla cosiddetta estradizione di cortesia. Le modalità e i tempi sono però ancora tutti da decifrare.
Resta latitante al momento la moglie di Shabbar Abbas, Nazia Shaheen, 49 anni, madre di Saman, accusata degli stessi reati.
Il processo a loro carico, prenderà il via a Reggio il 10 febbraio: imputati anche, lo ricordiamo, lo zio e di cugini della ragazza, tutti e tre in carcere nella nostra città.
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