REGGIO EMILIA – E’ durata oltre due ore l’audizione del procuratore capo di Reggio Calogero Gaetano Paci di fronte alla Commissione antimafia della Camera dei deputati. I parlamentari lo hanno convocato per un quadro sul fenomeno della criminalità organizzata nel territorio reggiano nell’ambito del lavoro di monitoraggio e di attenzione che rientra nei compiti della commissione stessa, presieduta dalla deputata di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo.
Nel corso della seduta si é fatto riferimento anche ai rapporti tra politica e criminalità organizzata.
A porre una domanda sulle possibilità di condizionamento da parte della criminalità organizzata nei confronti del voto di giugno é stata la deputata emiliana del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari. Il procuratore Paci ha chiesto che la risposta potesse avvenire in forma secretata, ossia non in modo pubblico, senza lo streaming video dunque, segno evidente della delicatezza del tema.
Diversi parlamentari di centrodestra hanno cercato di incalzare il magistrato sul fatto che le indagini in passato avrebbero risparmiato la classe politica, quella in particolare che amministra il territorio da decenni. “Posso solo dire che nel mio ufficio non c’è stata e non c’è unidirezionalità nelle indagini”, ha replicato il procuratore. “Le indagini sulla politica ci sono state”, ha poi ricordato lo stesso magistrato.
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